Nell'ultimo decenio,circa, il fenomeno dei social network con il relativo aumento esponenziale dei social media
nella nostra società occidentale ha contituito una grande conquista nella libertà di parola e di pensiero.
Questo putroppo ha anche un rovescio della medaglia, cioè il delicato equilibrio che la libertà di parola ha con questi mezzi
di informazione, che se usati impropiamente da alcuni individui con divulgazione volontaria di fake-news e/o promuovere,
discutere di alcune questioni (qualsiasi sia il livello d'importanza o di argomento e spesso utilizzati per propri tornaconto),
possa aizzare o condizionare idee di chi legge aumentado la divulgazione di tali disinformazioni pericolose.
Anche se ultimamente i governi realizzano molte leggi e regolamenti e i vari social media attuano veri e propri filtri di
controllo il fenomeno non accenna di cessare, anzi sembra aumentare.
Il mio progetto fotografico si sviluppa in modo di evidenziare in modo figurativo l'equilibrio precario tra la relazione del
social network e libertà di parola con la conseguente condizionamento forzato di alcune idee e l'aumento del fenomeno della
gogna mediatica, ovvero quella cattiva abitudine di infangare una persona solo per aver postato un contenuto.
L'unica arma a mio avviso è di imparare che anche su internet ogni azione equivale a una reazione e oggi più che mai
si deve accostare l'idea di librtà di parola alla responsabilità di parola.